martedì, dicembre 29, 2015






STAVOLI BELPEIT 
UNA BELLISSIMA PASSEGGIATA DA CHIUSAFORTE. LUOGHI POCO FREQUENTATI E UNA GIORNATA CHE PIU' PRIMAVERILE DI COSI' NON SI POTEVA.
16° IN OMBRA 20° AL SOLE-.

sabato, dicembre 19, 2015



19 DICEMBRE 2015 ALTITUDINE 1770 m. CIRCA. LOCALITA' BELVEDERE SOPRA IL BIVACCO CJASUT DEL SCIOR . LA MANICA CORTA E' INSOLITA PER LA STAGIONE , LE MONTAGNE SONO PRIVE DI NEVE. FORSE QUALCOSA MI SFUGGE.
TRA POCHI GIORNI ARRIVA IL GENERALE INVERNO O COSI' DICONO.

venerdì, dicembre 18, 2015


IL BIATHLON E' UNO SPORT MOLTO BELLO PER IL PUBBLICO MA PER CHI LO PRATICA OLTRE LA FATICA C'E' SPESSO LA CRUDELTA'.
CORRI SUGLI SCI IL PIU' VELOCEMENTE POSSIBILE MA COMPATIBILMENTE COL FATTO CHE POI TI RITROVI AL POLIGONO E DEVI CENTRARE QUEI MALEFICI BERSAGLI COSI' PICCOLI E LONTANI.
COSI',OGGI A POKLIJUKA , E' ACCADUTOALLA NOSTRA FEDERICA SANFILIPPO CHE DALLA POSTAZIONE IN PIEDI ALL'ULTIMO SPARO NON HA FATTO CENTRO E LA POSIZIONE IN CLASSIFICA E' SCESA OLTRE LE ASPETTATIVE.
L' ATLETA ORA DEVE DIMENTICARE E PENSARE SOLO A RIFARSI DOMANI IN OCCASIONE DELLA PROSSIMA GARA.
AL TIFOSO INVECE RIMANE IL VECCHIO MOTTO CHE INVITAVA A BRINDARE SE LA PROPRIA SQUADRA AVEVA VINTO E SE INVECE  AVEVA PERSO ...A BRINDARE LO STESSO, E IO .....COSI' FARO'.

domenica, dicembre 13, 2015

FORCELLA RIOBIANCO
E' STATA PIUTTOSTO DURA
IL GHIAIONE NON PERDONA.


IL TEMPO DI 30' INDICATO SUL CARTELLO E' POCO CREDIBILE, CI VOGLIONO ALMENO 15' IN PIU'.

mercoledì, dicembre 09, 2015



SIAMO VICINI ALLA MALGA STRECHIZZA NELLE GIULIE, CI SI RIFOCILLA PRIMA DI RIPRENDERE IL CAMMINO PER VALBRUNA. AVREMO SOLO UN PICCOLO PROBLEMA NEL TROVARE IL SENTIERO COPERTO DALLA NEVE.

domenica, novembre 15, 2015

ALTRA USCITA NOVEMBRINA. QUESTA VOLTA CI TROVIAMO NELLE ALPI CARNICHE - DOLOMITI FRIULANE- PASSO DEL LAVINAL. UN PO' MENO DI DUE ORE PER SALIRE DALLA STRADA CHE PORTA AL RIFUGIO GIAF. UNA GIORNATA CON CLIMA OTTIMALE.

mercoledì, novembre 11, 2015

sabato, ottobre 31, 2015

OGGI SIAMO RITORNATI SULLE GIULIE E QUESTO E' IL RISULTATO.
ANFITEATRO DELLE CIME VISTE DAL RIFUGIO CORSI.


SPETTACOLARE ANCHE IL METEO PER L'INTERA GIORNATA.

Fearsome All Blacks haka - Rugby World Cup 2015 final v Australia

venerdì, ottobre 30, 2015

Gary Numan - Are Friends Electric | Live in Sydney | Moshcam



MAESTOSA!!!! GARY LO ODIAVO MA QUA MI RICREDO!!!! E' MEGLIO DELLA VERSIONE DI TRENTASEI ANNI FA.

martedì, ottobre 06, 2015

Francesco De Gregori - Agnese Dolce Agnese live a Viva Radio2

IVAN GRAZIANI - AGNESE




OGGI PER I 70 ANNI DI UN ARTISTA SCOMPARSO TANTO TEMPO FA'.
UNA CANZONE CHE MI RICORDA BEI MOMENTI TRASCORSI INSIEME AD AMICI, E SE ANCHE LA MUSICA NON ERA FARINA DEL SUO SACCO IL TESTO E L'ARRANGIAMENTO VALGONO L'ASCOLTO.

PILOTA MUORE IN VOLO!!!
Lunedì un pilota di American Airlines è morto a metà volo , in viaggio da Phoenix a Boston, costringendo il suo co-pilota a effettuare un atterraggio di emergenza durante il tentativo di chiamare un aiuto medico per il capitano.

"Purtroppo il nostro pilota è deceduto. Siamo incredibilmente addolorati per questo evento, e siamo concentrati sulla tutela della famiglia del nostro pilota e collega ", ha detto un portavoce di American Airlines il Guardian.

Il volo 550 è stato dirottato verso l'aeroporto internazionale di Syracuse Hancock dopo che il pilota si è sentito male. L'aereo è atterrato in sicurezza poco dopo le 7:00 EDT con il controllo del co-pilota.

C'erano 147 passeggeri e un equipaggio di cinque persone a bordo del Airbus A320.

Andrea Huguely, un portavoce della compagnia aerea, ha detto che un equipaggio in sostituzione è stato inviato a Syracuse e l'aereo ha poi completato il suo viaggio a Boston.


Esperti di aviazione hanno detto che non c'è mai stato alcun pericolo per i passeggeri perché piloti e co-piloti sono ugualmente in grado di compiere tutte le manovre richieste per un corretto piano di volo.

BOMBARDEREMO L' IRAQ 

Dopo l'articolo del Corriere della Sera che parla del via libera ai bombardamenti italiani contro l'Isis in alcune zone dell'Iraq, nell'ambito della coalizione occidentale contro il califfato, il presidente della commissione Difesa del Senato Nicola Latorre, intervistato dal Gr3, inquadra così la questione: "Come è noto l'Italia è parte di una coalizione internazionale, è già impegnata con un'azione non attiva in termini di bombardamento, ci è stata fatta una richiesta in tal senso e naturalmente il Governo dovrà valutare questi aspetti e soprattutto preventivamente informare il Parlamento. Allo stato non c'è nessuna decisione di questo tipo". Quindi sottolinea Latorre le regole di ingaggio "non sono cambiate".

lunedì, ottobre 05, 2015

Air France mangers' clothes ripped off by angry mob, France


AIH ! AIH! AIH !
AIR FRANCE 

Doveva essere l'ancora di salvezza di Alitalia ma non se ne fece nulla e il governo di allora fu accusato di negligenza, poca lungimiranza e di intrallazzare per interessi propri.
Il tempo è sempre spietato. Non perdona,  e oggi due manager sono dovuti scappare ridotti così dopo l'annuncio di 2900 esuberi!!!! ovviamente nessuno dei nostri ben pensanti si è fatto vivo con dichiarazioni del tipo "l'avevo detto io".

domenica, ottobre 04, 2015


Classica posizione. Il piede dietro deve essere diritto e il tallone deve toccare terra, in questo modo il tendine e il polpaccio si estendono. Per accentuare la tensione puoi spingere il ginocchio della gamba arretrata verso il basso.
NESSUNO ME LO TOGLIE DALLA TESTA MA TUTTO QUELLO CHE ACCADE ATTUALMENTE IN EUROPA HA UN UNICO COMUN DENOMINATORE CHE RISPONDE ALLA SIGLA U.S.A.
PORTO TRE ESEMPI CHE MOTIVANO LA MIA TESI:
IL PRIMO E' L'EMBARGO ALLA RUSSIA, CHE HA PENALIZZATO ECONOMICAMENTE TUTTA L'EUROPA OCCIDENTALE IN PARTICOLARE. 
IL SECONDO E' IL MANCATO INTERVENTO MILITARE IN SIRIA ( PER FORTUNA ORA SI MUOVONO RUSSIA E FRANCIA) E IL CONTINUO FOMENTARE CASINI IN MEDIO ORIENTE - INTANTO GLI ESODI DI PROFUGHI DAI PAESI IN GUERRA CIVILE SE LI PRENDE L' EUROPA APPUNTO.
IL TERZO E' IL CASO VOLKSWAGEN CHE SI ALLARGHERA' INEVITABILMENTE A TUTTI I MARCHI MONDIALI E CAUSERA' UNA CRISI NELLE ECONOMIE PRINCIPALMENTE EUROPEE.
SIAMO IN GUERRA DOBBIAMO MOSTRARE I MUSCOLI.

sabato, ottobre 03, 2015

Quadricipite femorale

Piegamento della gamba all’indietro

Posizione di partenza: eretta su una gamba sola (meglio utilizzare un punto di appoggio), l'altra gamba dovrà essere piegata all'altezza del ginocchio.
Esercizio: 10 RIPETIZIONI PER OGNI GAMBA
  • afferriamo la caviglia con la mano e tiriamo la gamba piegata il più in alto possibile
  • cambiamo la gamba (gamba sinistra – mano sinistra, gamba destra – mano destra)
*Se eseguiremo l’esercizio afferrando la punta del piede (anziché la caviglia), andremo ad allungare anche il muscolo tibiale.

giovedì, ottobre 01, 2015

Aldo Giovanni e Giacomo - La Gazzella e i







Cosa hanno in comune hedge fund e pensionati?


Una delle regole auree degli investimenti è quella che richiede che un portafoglio sia ampiamente diversificato. Senza scomodare Markowitz, il CAPM, l’APT e quant’altro, ci si può arrivare anche per puro senso comune. E allora come commentare il fatto che raffinati (o presunti tali) investitori, che l’iconografia vede come degli alchimisti intenti a trasformare la carta in oro, oppure massicci fondi sovrani, il cui solo nome evoca un’idea di quasi onnipotenza e più in generale intenti istituzionalmente a far soldi coi soldi, riescano ad avere un terzo del portafoglio su un singolo nome, che guarda caso capita pure che si schianti per qualcosa di simile al regulatory risk, o che avessero qualcosa come oltre l’8% di portafoglio in un nome che da sempre è noto per il suo pericoloso eccesso di leverage, in un contesto in cui i prezzi delle materie prime sono in caduta libera, e manco da pochi giorni? Ah, saperlo. Un po’ come il pensionato bisognoso di protezione che decide di mettere tutta la liquidazione in un titolo solo, “perché mi hanno detto che è una società solida”. A volte può anche andargli molto bene, peraltro. Ma quella è esattamente l’essenza del concetto di mancata diversificazione.

mercoledì, settembre 30, 2015


27 Settembre 2015 – Nelle settimane e nei mesi che hanno preceduto l’accordo del 13 luglio sul terzo piano di salvataggio tra la Grecia e suoi creditori, Washington aveva consigliato il precedente governo di coalizione greco Syriza-Indipendenti di non scontrarsi frontalmente con la Germania e mostrare la volontà di fare le riforme.
Un telegramma segreto inviato ad Atene il 16 luglio dall’ambasciatore greco negli Stati Uniti, Christos Panagopoulos, ci ha fatto un quadro delle relazioni tra i due paesi nel corso dei mesi precedenti. La copia vista da Kathimerini fa capire che Washington mostrava un vivo interesse a mantenere la Grecia nella zona euro e forniva costantemente consigli su come il governo guidato dal primo ministro Alexis Tsipras dovesse gestire i rapporti con il resto della zona euro.
Washington, per esempio, ha consigliato ad Atene di evitare gli attacchi verbali al governo tedesco e di cercare di creare una vasta alleanza tra paesi come Regno Unito, Francia, Italia e Austria. Gli Stati Uniti hanno chiarito che la coalizione greca doveva convincere questi paesi che essa avrebbe fatto sul serio nell’attuazione delle riforme se questi paesi, a loro volta, avessero offerto il loro sostegno.
Panagopoulos spiega anche nella sua nota che la strategia di Washington era quella di sottolineare l’importanza geopolitica di mantenere la Grecia nella moneta unica e la necessità che la zona euro acconsentisse a un’ulteriore riduzione del debito greco. L’ambasciatore greco suggerisce che il governo degli Stati Uniti ha anche incoraggiato il Fondo monetario internazionale a pronunciarsi espressamente sulla questione della riduzione del debito.
Delle fonti hanno anche detto a Kathimerini che è stata Washington a sottolineare l’importanza geopolitica della questione greca attraverso la NATO. Il 19 giugno il vice segretario generale della NATO, Alexander Vershbow, ha detto che un’uscita della Grecia avrebbe avuto “senza dubbio delle ripercussioni” sull’alleanza. In una conferenza sulla sicurezza a Bratislava ha detto che la NATO era “preoccupata” di una Grexit. I suoi commenti sono stati espressi subito dopo che la Grecia e la Russia avevano concordato un accordo sul gasdotto.

Panagopoulos nel suo telegramma mostra come durante i lunghi negoziati che hanno portato alla firma del terzo piano di salvataggio di Bruxelles ci siano stati frequenti e intensi contatti tra Atene e Washington, compresi anche contatti con funzionari del Tesoro e del Dipartimento di Stato americani
.

martedì, settembre 29, 2015



Crack Alitalia, condannati gli ex vertici. La sentenza di primo grado: 8 anni e 8 mesi a Giancarlo Cimoli, 5 a Mengozzi. Risarcimenti per 355 milioni. Secondo l’accusa i condannati sono responsabili di episodi di una «mala gestio» che, dal 2001 al 2007, ha provocato un dissesto per quasi 4 miliardi di euro. Bancarotta «per dissipazione», dicono i pm
Il Sole 24 Ore, martedì 29 settembre 2015
Quattro condanne per il dissesto della vecchia Alitalia pubblica. La più pesante è per Giancarlo Cimoli, presidente e amministratore delegato di Alitalia da maggio 2004 a gennaio 2007, condannato a otto anni e otto mesi di reclusione dal Tribunale di Roma per bancarotta fraudolenta e aggiotaggio.
Il Tribunale ha inoltre condannato a sei anni e sei mesi Pierluigi Ceschia, ex responsabile per la finanza straordinaria di Alitalia, ora a Parigi dirigente di Air France-Klm; a sei anni Gabriele Spazzadeschi, ex direttore amministrazione e finanza; a cinque anni
Francesco Mengozzi, a.d. da febbraio 2001 a febbraio 2004. L’accusa è di bancarotta fraudolenta.
La sentenza li condanna a risarcimenti per complessivi 355 milioni di euro in solido, di cui 160 milioni il solo Cimoli. La condanna non è definitiva, ci saranno l’appello e la Cassazione. Le condanne sono più severe delle richieste del pubblico ministero, il procuratore aggiunto Nello Rossi e i sostituti Francesca Loy e Stefano Pesci: sei anni per Cimoli e tre per Mengozzi. Assolti tre ex dirigenti, Giancarlo Zeni, Leopoldo Conforti e Gennaro Tocci.
Secondo l’accusa i condannati sono responsabili di episodi di una «mala gestio» che, dal 2001 al 2007, ha provocato un dissesto per quasi 4 miliardi di euro. Bancarotta «per dissipazione», dicono i pm. L’Alitalia pubblica è diventata insolvente per decreto il 
28 agosto 2008, quando il governo Berlusconi, con la consulenza di banca Intesa Sanpaolo, la condusse al fallimento pilotato, per trasferire l’attività a una nuova società privata, la Cai dei Capitani coraggiosi. Anche Cai è arrivata al capolinea nel 2014 e ha ceduto il 49% ad Etihad, ma il processo non tocca questa gestione.
C’è tempo fino ai primi mesi del 2021 per arrivare alla sentenza definitiva senza prescrizione. Il risarcimento, se sarà confermato, andrà alla vecchia Alitalia e ad altre quattro società sue controllate. Il Tribunale ha inoltre riconosciuto a un migliaio di azionisti e risparmiatori il risarcimento di danni da 1.500 a 73mila euro. Per tutti i condannati c’è l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Cimoli ha avuto inoltre una multa di 240mila euro.
Cimoli fu nominato dal 
governo Berlusconi numero uno di Alitalia il 6 maggio 2004, poco più di due mesi dopo le dimissioni di Mengozzi, che era stato piegato dall’opposizione della Lega al suo piano industriale. Cimoli arrivava da otto anni alle Fs, con l’aureola di risanatore delle Ferrovie, ma i risultati economici erano negativi. «Cimoli è stato in Alitalia una sorta di dittatore in senso tecnico (non spregiativo dunque), cioè un soggetto investito della massima concentrazione di potere realizzabile nell’impresa», ha detto il pm Rossi nella requisitoria.
Tra le accuse a Cimoli le perdite del settore merci, perché alla dichiarazione di insolvenza di Alitalia con soli 5 aerei per il trasporto merci c’erano 135 piloti e una consulenza affidata alla McKinsey, del costo di 50,88 milioni di euro, senza «risultati apprezzabili». A Cimoli è stato contestato anche lo scorporo di cinque rami d’azienda (manutenzione aeronautica, assistenza aeroportuale, servizi condivisi, call center, informatica), conferiti ad Alitalia Servizi, che in parte fu ceduta alla società statale Fintecna. Secondo i pm questo «modus operandi» era «diretto a dissimulare attraverso un’operazione essenzialmente finanziaria il mancato risanamento di Alitalia e a favorire la ricapitalizzazione di Alitalia Fly». Contestato l’acquisto di Volare, al prezzo di 38 milioni, «incongruo ed irragionevole», superiore di 9 milioni all’offerta di Air One.
I pm hanno accusato Cimoli di aver diffuso «notizie false concretamente idonee a provocare una sensibile alterazione dei valori del titolo Alitalia» nell’aumento di capitale di 1 miliardo a fine 2005.
Mengozzi è stato assolto per il dissesto del settore merci, ma condannato per la vendita di Eurofly _ reduce da 40 milioni di perdite in pochi anni _ al fondo lussemburghese di Banca Profilo Effe Luxemburg Sa per 13,39 milioni, secondo i pm «prezzo da ritenere incongruo e irragionevole». Alitalia cedette a Eurofly opzioni per l’acquisto di 13 aerei a 1,9 milioni di dollari l’uno. Secondo i pm l’operazione è stata dannosa per Alitalia e ha consentito al primo acquirente di realizzare in poco tempo «plusvalenze per circa 5 milioni» rivendendo gli aerei, «con successive plusvalenze per circa 10 milioni» per i subacquirenti «nella seconda e terza rivendita».


Gianni Dragoni

lunedì, settembre 28, 2015

GRECIA QUALI SPERANZE.
Le elezioni di d
omenica scorsa, 20 settembre, in Grecia hanno segnato un nuovo successo per Syriza e Alexis Tsipras. Ma si tratta di un successo dal sapore amaro. Certo, in percentuale rispetto ai voti sembra che Tsipras abbia vinto la sua scommessa. La sinistra di Syriza, che ha lasciato il partito dopo la resa del 13 luglio 2015, non sarà rappresentata nel Parlamento. Tuttavia i risultati sono destinati a essere problematici per più di un motivo. L’astensione è cresciuta del 7 percento rispetto alle elezioni di gennaio. La fuga degli elettori da tutti i partiti che hanno accettato le inique condizioni dettate da Bruxelles è impressionante. Syriza ha perso [in termini di numeri assoluti, NdT], il 14 percento del suo elettorato. Nuova Democrazia ha perso l’11 percento. To Potami ha perso quasi il 50 percento . Solo il partito di estrema destra, Alba Dorata, mantiene il numero dei voti avuti precedentemente (e pertanto risulta in progresso, in termini percentuali, rispetto alle elezioni di gennaio).
Anche le schede nulle e non valide sono considerevolmente aumentate. Tutto indica che la generale sfiducia dell’elettorato verso le istituzioni ha fatto un notevole balzo in avanti tra gennaio e settembre.
Grafico 1
A-ElecGrèce
Rosso: SyrizaBlu: Nuova Democrazia
L’analisi che si può fare di questo voto dimostra che gli elettori di sinistra hanno ritenuto meglio dare il proprio voto (per quelli che lo hanno fatto) a Syriza in modo da evitare un ritorno al potere del partito oligarchico di destra chiamato “Nuova Democrazia”. Il nepotismo che regna sovrano in questo partito (così come nel Pasok) ha lasciato dei brutti ricordi.
Ma questo è solo un male minore. È ovvio che il terzo memorandum sarà messo in atto in tutta la sua durezza e che Tsipras, dopo aver accettato le condizioni che gli sono state imposte, non avrà alcun margine di manovra. L’idea di una resistenza passiva, se mai ha avuto un qualche credito, non tiene di fronte alla forza dei fatti . La sinistra del “rifiuto” non è stata capace di concretizzare l’evidente disaffezione verso Syriza, a causa delle proprie divisioni (c’erano ben tre partiti a contendersi i voti dei disillusi di Syriza), e a causa del proprio settarismo (come nel caso del KKE).
Nel corso delle prossime settimane, è sul versante della situazione economica che gli eventi sono destinati a precipitare. La situazione in Grecia non migliorerà con l’applicazione del terzo memorandum, che comunque non è stato concepito a questo scopo, ed è già considerato destinato al fallimento . Le prime indicazioni che abbiamo sull’andamento del terzo trimestre ci fanno pensare che la contrazione dell’attività economica avvenuta tra luglio e agosto 2015 sia stata brutale. La produzione industriale potrebbe essere scesa tra l’8 e il 10 percento, e il PIL tra il 3 e il 5 percento. Ovviamente queste cadute della produzione porteranno con sé una caduta degli introiti fiscali, e già alla fine di ottobre il governo greco dovrà chiedere nuovi finanziamenti ai creditori.
È chiaro che non c’è futuro per la Grecia fino a che resterà nell’Eurozona, e fino a che non sarà dichiarato il default su una parte consistente del suo debito. Questo è quanto si inizia a dire presso il FMI, ma anche nelle anticamere dell’Unione Europea. La pratica greca è ancora lì ferma sul tavolo. Anche se oggi ci sono altri problemi che attirano l’attenzione, come la crisi dei rifugiati, la vicenda greca tornerà alla ribalta come problema politico entro la fine di ottobre
.
E' TERMINATA DA UN GIORNO L' UNICA MANIFESTAZIONE CHE TRATTA DI CIBO TRADIZIONALE A LIVELLO MONDIALE.
GUSTI DI FRONTIERA- E GORIZIA GIA' SI INTERROGA : RIUSCIREMO ORGANIZZARLA ANCORA IN QUESTA CITTA' OPPURE UDINE CON QUALCHE PRETESTO LA SPOSTERA' SUL SUO TERRITORIO. 
IDEA....PERCHE' NON INCLUDERE IL TARVISIANO , FORNI AVOLTRI E DI SOPRA E DI SOTTO , SAN DANIELE, LIGNANO, MARANO E IL CIVIDALESE, COSI' DA CHIAMARLA 
GUSTI FRIULANI DI FRONTIERA, OPPURE FRIULANITA' NEL GUSTO, FRONTIERA DELLA PICCOLA PATRIA.
GIU' LE MANI AVVOLTOI! PROSEGUITE CON LE VOSTRE MANIFESTAZIONI BEN SOVVENZIONATE DALLA REGIONE E LASCIATE QUALCOSINA ANCHE AGLI ALTRI. 
OCCHIO CHE TROPPO FRICO FA MALE E ACCOMPAGNATO DA UN SAUVIGNON TAROCCATO E' ANCORA PEGGIO.

Monday monday  oppure mandi mandi



Ritornati alla base dopo un tour dell' Umbria di cinque giorni circa sembra quasi di non essere mai andati via da casa.
Il giro si e' rivelato interessante sia per le località visitate e le loro attrattive, in particolare chiese e musei sia per le particolarità eno-gastronomiche.
Visitate : Città di Castello, Perugia, Assisi, Spoleto, Città degli Angeli, Todi, Orvieto, cascata delle Marmore, Spello, Lago Trasimeno con l'isola Maggiore e Gubbio.
Insomma un bel giro con un caldo estivo e una piacevole sensazione di vacanza quasi non programmata.

venerdì, settembre 11, 2015

E' STRANO MA FINORA NON HO PARLATO DELLE VACANZE IN CORSICA E SOLO CHI MI SEGUE SUL PROFILO FACEBOOK HA VISTO QUALCHE IMMAGINE. 
RIASSUNTO:
TUTTO BELLISSIMO ....I POSTI, LA GENTE, IL CIBO E LE BEVANDE. 
NESSUN PROBLEMA CON LA MOTO. LASCIATA INCUSTODITA , SENZA CATENACCI O ALTRI ANTIFURTO , UN PAIO DI VOLTE CON LE CHIAVI SULLA SERRATURA SBLOCCA SELLA. FORTUNA ??? SI!!!! 
CI TORNEREMO ..... PROBABILE.

giovedì, maggio 28, 2015

SIAMO IN PARTENZA PER PRAGA.
DOMANI SERA SAPREMO SE IL FURGONE E' ADATTO AL TRASPORTO PERSONE.
TENIAMO PRONTE LE NOSTRE AUTOMOBILI IN CASO CONTRARIO.
FORZA E ONORE.

venerdì, maggio 22, 2015

LO SCRIVANO IN PIEDI SUL TAVOLINO DELLA MACCHINA DA CUCIRE SINGER.
LA PLATEA GUARDA , I PIU' NON SANNO LEGGERE, IMMAGINANO COMUNQUE COSA LI ASPETTA.

lunedì, maggio 18, 2015

Melissa Aldana and Crash Trio - The Checkout - Live at Berklee



MELISSA ALDANA UNA TRA LE MIGLIORI GIOVANI PROMESSE ( PER ME UNA CERTEZZA) DELLA MUSICA JAZZ INTERNAZIONALE !!!
E' UNA FORZA DELLA NATURA E CON UNA TECNICA DI TUTTO RISPETTO.

HO IL PREGIO DELLA SUA AMICIZIA SU FACEBOOK E SEGUO LA SUA CARRIERA NELLA SPERANZA DI VEDERLA IN ITALIA PRIMA O POI.

giovedì, aprile 09, 2015


ECCO LA NOSTRA SPIAGGETTA. TUTTI I LAVORI PROCEDONO MOLTO ALACREMENTE PER LA STAGIONE ORMAI ALLE PORTE , ANCHE NELLA CONFINANTE SPIAGGIA PRIVATA DELLA "PIETAS JULIA".
QUELLO CHE PREOCCUPA E' L'ALBERO, SULLO SFONDO, SEMPRE PIU' PIEGATO VERSO IL MARE.
MEGLIO NON STENDERSI NEL SUO RAGGIO NEL MALAUGURATO CASO DI UN' EVENTUALE CADUTA.
ANCHE L'AREA RISTORO E' PRATICAMENTE PRONTA SOLO ALCUNI DETTAGLI SONO ANCORA DA TERMINARE MA VERRANNO CONCLUSI PRIMA DELL'INAUGURAZIONE DELL'EXPO'.

mercoledì, aprile 08, 2015

I COLORI DELL'ISONZO SONO VERAMENTE STUPENDI.
OGGI HO FATTO UN GIRETTO IN MOTO.
LA CILIEGIA FINORA SI COMPORTA BENE.
LA FOTO E' STATA SCATTATA DAL PONTE DI NAPOLEONE A KOBARID ( CAPORETTO PER GLI ITALIANI ).

venerdì, aprile 03, 2015

RIABILITIAMOLI!!!

SI RIFIUTARONO DI ESEGUIRE L' ORDINE DI UN ATTACCO SUICIDA. TROVARONO LA MORTE FUCILATI DAI CARABINIERI .
LA STORIA SEMBRA COMPLICATA MA RISPECCHIA MOLTE ALTRE SITUAZIONI CHE SI SONO VERIFICATE SUI VARI FRONTI A TESTIMONIANZA DELL' INCAPACITA' DEI COMANDANTI CHE CONSIDERAVANO I SOLDATI CARNE DA MACELLO .
 IL CAPITANO ARMANDO CIOFFI DIEDE L'ORDINE DELL'ASSALTO ALLA CIMA DEL MONTE CELLON. GLI AUSTRIACI BEN APPOSTATI AVEVANO GIA' DECIMATO DIVERSI TENTATIVI PRECEDENTI.
UNA COMPAGNIA DI OTTANTA UOMINI NON NE VOLLE SAPERE PERCHE' ERA UN SUICIDIO ANNUNCIATO E PAGARONO LE CONSEGUENZE.
VENNERO ARRESTATI E QUATTRO DI LORO FURONO REPUTATI I CAPI DELLA RIVOLTA.
QUATTRO SOLDATI DI 22,25,27 E 28 ANNI.
IL PRIMO LUGLIO 1916 ALLE 4:30 DEL MATTINO , MALGRADO I TENTATIVI DEL PARROCO E DEGLI ABITANTI DI FAR DESISTERE DALL'ESECUZIONE I QUATTRO FURONO FUCILATI ,NON DAI SOLDATI CHE SI RIFIUTARONO DI FARLO MA DAI CARABINIERI.
TERMINATA LA GUERRA CI FURONO POI DELLE TESTIMONIANZE CHE SMENTIRONO LA VERSIONE CHE I QUATTRO FOSSERO LORO GLI ORGANIZZATORI DELLA RIVOLTA.
SONO PASSATI QUASI CENTO ANNI E UN CIPPO A CERCIVENTO LI RICORDA SUL LUOGO DOVE AVVENNE L'ESECUZIONE,  E' VENUTO IL MOMENTO DI RIABILITARLI.
CI SONO DEI PARENTI CHE LOTTANO DA MOLTO TEMPO PER QUESTO.
QUANDO VI CAPITA DI PASSARE PER CERCIVENTO, ANCHE UN FIORE DI CAMPO DEPOSITATO ALLA BASE DEL CIPPO RENDERA' MERITO A QUESTI EROI.

CAPORAL MAGGIORE SILVIO GAETANO ORTIS 25 ANNI PALUZZA
CAPORALE BASILIO MATIZ 22 ANNI TIMAU
CAPORALE GIOVAN BATTISTA CORRADAZZI 27 ANNI FORNI DI SOPRA
ANGELO MASSARO 28 ANNI MANIAGO


venerdì, marzo 27, 2015


La bellezza di essere bambino 


la comprendi osservando lo sguardo di meraviglia
per le evoluzioni di Nicola l'impennatore

lunedì, marzo 16, 2015

TRE GIORNI ALLE TERME ... DICIAMO PIU' CHE ALTRO AL RISTORANTE!!!
SIAMO INGRASSATI COME OCHE MA ERA DESTINO COSI'.
NON SI POTEVA RINUNCIARE A NULLA, DALLA CARNE AI FUNGHI ALLE MINESTRE PER NON PARLARE DELLA SUPER COLAZIONE.
TUTTI CON PRODOTTI DELLA CASA O COMUNQUE LOCALI.
NON ABBIAMO MAI MANGIATO COSI' BENE E IN QUANTITA' ABBONDANTE, IN UN RISTORANTE MOLTO BELLO E CARATTERISTICO.
TOTALE DELLA SPESA ... MENO CHE RIMANERE A CASA... COSA VOLERE DI PIU'.
AH SI! SIAMO ANDATI ANCHE ALLE TERME.

mercoledì, marzo 11, 2015

Suzuki V-Strom 650 XT 2015





COME PROMESSO. ANDATO- FIRMATO-COMPRATA.

martedì, marzo 10, 2015

NON TIREMOLA TANTO PER LE LUNGHE !

DOMANI LA COMPRO E FESTA FINIDA!!!

COLOR ROSSO E NERA NATURALMENTE.

venerdì, febbraio 13, 2015





NEVE AD AGOSTO NEL PREVAL.
Corro in direzione del centro ippico del Preval. Sono piuttosto stanco per un defaticamento. Vado avanti comunque anche se pur correndo incomincio a sentire freddo, del resto è inverno e dovrebbe essere normale e non come accadde.......
Si chiama Santuario di Santa Maria Regina dei Popoli ma è meglio conosciuta come chiesetta del Preval, un piccolo tesoro nel cuore del collio. Gli scavi archeologici hanno attestato la sua esistenza già dal X secolo mentre una vicina necropoli sembrerebbe risalire ancora al VIII secolo. A testimoniare la presenza di questa piccola chiesa già nei secoli precedenti ci sono inoltre gli antichi documenti patriarcali alla fine del 1400. Il santuario venne edificato nella contea di Gorizia quando il Patriarcato stava attraversando un periodo di crisi e di decadenza a causa dei rapporti sempre più difficili fra Venezia e Austria, anni in cui anche nelle nostre terre stava prendendo piede la riforma protestante di Lutero. Molti anni dopo la chiesa passò sotto la protezione del barone Agostino Codelli che si occupò di fornire fondi sufficienti ad ampliare e migliorare le sue condizioni. Molti sono i racconti che ricordano la nascita del santuario, il più apprezzato vuole però che in una calda giornata d’agosto, nella conca del Preval fosse scesa la neve e che un fascio di luce proveniente dalla vetta del Monte Santo si fosse posato proprio sul terreno sul quale oggi sorge la chiesetta. Apparteneva al santuario inoltre la famosa Madonna del Preval, oggi custodita nella chiesa “Sant’Andrea Apostolo”, un oggetto di devozione di grande valore sia religioso che artistico. L’opera è stata infatti realizzata in legno intagliato, dipinto e dorato e si pensa di poterla attribuire alla scuola tolmezzina di Domenico da Tolmezzo, pittore e scultore italiano, attivo nella seconda metà del Quattrocento ed esponente di una delle correnti artistiche più originali della nostra regione.

giovedì, febbraio 05, 2015

Years

                                                   

   RITMO - RITMO - RITMO

mercoledì, febbraio 04, 2015

OGGI UNA BELLA PASSEGGIATA DI 2 ORE  NELLA SELVA DI TARNOVA.
INCONTRATI ZERO LEPRI, VOLPI, CINGHIALI, CERBIATTI E CERVI.
UN ORSO......MI!!!!!



venerdì, gennaio 23, 2015


PREVAL 
UN LUOGO PER VERI UOMINI.

La Galleona è il nome di un prato circolare che si trova ai piedi del colle Pratinis, confinante con la palude chiamata del Blanchis. Vicino scorre il rio Rosa o Roia del Tuzz sempre provvisto d’acqua , piuttosto pescoso e utile per dissetare il bestiame al pascolo.
Il prato di giorno era utilizzato per il riposo dei pastori , per riunirsi e per fare festa anche con il ballo.
Ma di notte qui si riuniva la Clappa , che era un gruppo di uomini coraggiosi pronti a difendere i più deboli , di solito i coloni e i plebei , contro gli abusi dei feudali.
Era un gruppo formato da uomini di Lucinico, Mossa e del Collio che avevano un decalogo da rispettare, non scritto ma verbale e l’ordine di non divulgare a terzi i nomi degli appartenenti alla Clappa.
si narra che a Vipulzano  nel 1300 il Conte di Gorizia aveva dato ordine a due suoi dipendenti di rapire la bella figlia di un contadino. Il paese si era opposto a quella prepotenza. Venne così arrestato il colono e torturato nel castello.
La clappa venne a  conoscenza del misfatto e si vendicò.  Attesero infatti lungo la strada del Blanchis i due rapitori e li bastonarono al punto che uno dei due dopo tre giorni morì.
L’altro protestò con il conte e chiese di punire i plebei rivoltosi in modo adeguato. Il conte allora inviò un corpo di armati nella Galleona per sterminare la Clappa.
Arrivarono di notte ma il rumore dei cavalli e il fischio di una sentinella fecero sì che  gli adunati fuggissero nella palude vicina. Le guardie comunque decisero di inseguirli. Il terreno molle e infido sprofondò sotto il peso dei cavalli tanto che si immersero nel fango fino all’altezza della pancia.
Solo dopo molte ore e con l’aiuto di molti uomini e tavole i cavalli furono liberati dalla trappola.
Molti anni dopo il fango di Mossa avrebbe messo a dura prova i piloti di motociclette che qui partecipavano a gare in fuori strada.
La Clappa durò fino al 1798 e si sciolse volontariamente.
Nel 1816 si costituì una nuova società segreta che durò fino al 1875 e prese il nome di TREMA IL MONDO.

giovedì, gennaio 15, 2015

domenica, gennaio 11, 2015


NEBBIA IN VAL PADANA
Correre nella bruma attira molti. Piace quel mistero che avvolge il paesaggio e i suoi suoni ovattati. Piacciono anche le sagome degli altri runners che ti vengono incontro o scappano via perchè più veloci e poi quelle degli animali che vivono nel Preval.
In realtà quei pochi esemplari, perchè ogni anno la caccia stermina drasticamente la popolazione faunistica.
Tanto che la carenza di prede rende il cacciatore nervoso e pericoloso perchè pronto a sparare su tutto quello che si muove. 
Ecco cosa  accadde nel 2008:

Impallinata da un cacciatore mentre fa jogging sul Preval
Avrebbe potuto avere conseguenze decisamente più gravi e drammatiche un incidente di caccia che si è verificato ieri pomeriggio nella zona del Preval.
Sulla dinamica dell'accaduto le indicazioni che è stato possibile raccogliere ieri sono state piuttosto sommarie, ma quel che è certo è che una giovane ragazza del posto che stava facendo jogging nel verdeggiante scenario del Preval si è ritrovata 'impallinata" causa evidentemente la mira tutt'altro che eccelsa di un cacciatore, che è rimasto sconosciuto e probabilmente non si è neanche accorto di ciò che era successo. La giovane, che sarebbe stata colpita – ovviamente in maniera del tutto fortuita – sul fondoschiena, se l'è cavata però, tutto sommato, abbastanza bene anche se ha dovuto ricorrere alle tempestive cure del pronto soccorso. Nel tardo pomeriggio, dopo le medicazioni del caso, è stata infatti già dimessa e dunque le sue condizioni non destano preoccupazione ma certamente lo spavento è stato tanto. Sull'accaduto stanno effettuando accertamenti i carabinieri.
L'incidente è accaduto nel primo pomeriggio di ieri: trattandosi della giornata di lunedì nella zona è concesso l'esercizio della caccia ma qualcosa stavolta è andato davvero storto. A fare le spese della scarsa mira di un cacciatore o forse di un colpo partito in maniera accidentale è stata una giovane che si stava concedendo un rigenerante pomeriggio all'aria aperta nella zona del Preval, approfittando della splendida giornata, quasi primaverile. Colpita dalla rosa di pallini è stata trasportata al pronto soccorso dell'ospedale civile goriziano e qui medicata e dimessa.
 

Etapa 6 - Coche Moto - Resumen de la etapa - (Antofagasta - Iquique)

giovedì, gennaio 01, 2015

OFFICIAL 2015 DAKAR TEASER

  


Anche quest'anno la Dakar verrà seguita dal blog , quasi quotidianamente ,con le immagini più spettacolari.
Si ringraziano gli sponsor e l'emiro Al Alamein del Dubai per il grande contributo economico che ci permetterà , come da diversi anni a questa parte, una copertura capillare dell'evento.

BENE, IERI SERA UN PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA CI HA SALUTATO.

ADESSO VIENE IL DIFFICILE.  GIA' QUESTO ERA STATO RIELETTO PER MANCANZA DI CANDIDATI "AUTOREVOLI".

MA CHE IL PROSSIMO SIA IL PERSONAGGIO DELL'ARTICOLO PUBBLICATO SULLE FORMICHE NEL 2013, MI ASPETTO SOMMOSSE E L'INCENDIO DELLA SEDE DI "REPUBBLICA" IL GIORNALE CHE DECIDE LE SORTI DI QUESTA NAZIONE ORMAI DA PIU' DI 20 ANNI.

 Prodi, Moro e quella seduta spiritica sul covo delle Br

19 - 04 - 2013Francesco De Palo Prodi, Moro e quella seduta spiritica sul covo delle Br
C’è una data nella vita italiana e di Romano Prodi che non può passare inosservata: il 3 aprile di trentacinque anni fa, quello che da lì a poco sarebbe salito sul ponte di comando della corazzata Iri, prende parte a una seduta spiritica. Sono giorni complessi per il Paese, stretto nella morsa della guerra fredda e dei ricatti.
Le Brigate Rosse annunciano che il loro processo ad Aldo Moro si è concluso con la condanna a morte dell’imputato, papa Paolo VI si rivolge alle Br chiedendo loro la liberazione dello statista. Mentre Ezio Riondato, docente di filosofia a Padova e a capo della Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, viene gambizzato.
Prodi annuncia che un’entità, che da verbale ufficiale pare si riferisse a La Pira e Don Sturzo, indica Gradoli come luogo di prigionia dello statista pugliese rapito dalle Br. Ma mentre la moglie di Moro suggerisce subito che dovrebbe logicamente trattarsi della romana via Gradoli, gli investigatori “virano” sull’omonimo paesino nella Tuscia.
Ma la segnalazione Prodi la trasmette solo due giorni dopo a Umberto Cavina, portavoce di Benigno Zaccagnini. Confusione, e tanta. Ma Gradoli non spunta per la prima volta nell’inchiesta Moro, un mese prima del contatto spirituale di Prodi con i maestri democristiani, una soffiata ai servizi indica via Gradoli a Roma (al civico numero 96) come possibile rifugio dei terroristi.
Si procede ad una perquisizione, ma all’interno 11 nessuna risposta. Apre la porta invece tale Lucia Mokbel, la vicina, che dichiara di aver percepito strani rumori simili a quelli prodotti dall’alfabeto Morse. La legge imporrebbe agli agenti di approfondire, quantomeno di segnalare la cosa e suonare una seconda volta a quel famigerato interno 11, per una serie di ragioni. Perché l’Italia è in guerra, per il clima di terrore che c’è nel paese, perché è stato rapito Aldo Moro. Gli agenti invece si allontanano.
Poi Prodi incrocia i suoi destini con la commissione parlamentare di inchiesta che indaga sul rapimento Moro nel giugno del 1981 e nel 1998 quando il caso viene riaperto. In questa occasione non si dice disponibile ad essere ascoltato. Non altrettanto fanno Mario Baldassarri, poi viceministro dell’Economia del governo Berlusconi, e Alberto Clò, ministro dell’Industria nel governo Dini, tutti e due presenti a quella seduta spiritica.
Ma c’è un’altra data che resta scolpita sul caso Moro e nella storia dell’ex presidente della Commissione Europea. Nel 2004 (sempre ad aprile) è sentito come testimone dalla Commissione parlamentare d’inchiesta concernente il dossier Mitrokhin, in cui il presidente Paolo Guzzanti sostiene che Prodi non ha avuto “il coraggio di pronunciare le parole seduta spiritica, piattino o tazzina”.
Ma c’è di più. Agli atti della seduta è messo un articolo pubblicato sul settimanale Avvenimenti, in cui Giuliana Conforto, figlia di Giorgio, agente del Kgb, avrebbe dato riparo ai brigatisti Morucci e Faranda. Un’amica della Conforto avrebbe affittato il noto appartamento di via Gradoli al commando delle Br. La tesi sostenuta in quell’audizione era che fu il Kgb a rendere noto il covo di via Gradoli, mentre il “teatro” della seduta spiritica sarebbe stato inscenato per coprire la vera fonte. Ma Prodi, a quell’ipotesi, scelse di non replicare.

BUON 2015 A TUTTI.
Cutti