NEVE AD AGOSTO NEL PREVAL.
Corro in direzione del centro ippico del Preval. Sono piuttosto stanco per un defaticamento. Vado avanti comunque anche se pur correndo incomincio a sentire freddo, del resto è inverno e dovrebbe essere normale e non come accadde.......
Si
chiama Santuario di Santa Maria Regina dei Popoli ma è meglio
conosciuta come chiesetta del Preval, un piccolo tesoro nel cuore del
collio. Gli scavi archeologici hanno attestato la sua esistenza già
dal X secolo mentre una vicina necropoli sembrerebbe risalire ancora
al VIII secolo. A testimoniare la presenza di questa piccola chiesa
già nei secoli precedenti ci sono inoltre gli antichi documenti
patriarcali alla fine del 1400. Il santuario venne edificato nella
contea di Gorizia quando il Patriarcato stava attraversando un
periodo di crisi e di decadenza a causa dei rapporti sempre più
difficili fra Venezia e Austria, anni in cui anche nelle nostre terre
stava prendendo piede la riforma protestante di Lutero. Molti anni
dopo la chiesa passò sotto la protezione del barone Agostino Codelli
che si occupò di fornire fondi sufficienti ad ampliare e migliorare
le sue condizioni. Molti sono i racconti che ricordano la nascita del
santuario, il più apprezzato vuole però che in una calda giornata
d’agosto, nella conca del Preval fosse scesa la neve e che un
fascio di luce proveniente dalla vetta del Monte Santo si fosse
posato proprio sul terreno sul quale oggi sorge la chiesetta.
Apparteneva al santuario inoltre la famosa Madonna del Preval, oggi
custodita nella chiesa “Sant’Andrea Apostolo”, un oggetto di
devozione di grande valore sia religioso che artistico. L’opera è
stata infatti realizzata in legno intagliato, dipinto e dorato e si
pensa di poterla attribuire alla scuola tolmezzina di Domenico da
Tolmezzo, pittore e scultore italiano, attivo nella seconda metà del
Quattrocento ed esponente di una delle correnti artistiche più
originali della nostra regione.
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