venerdì, febbraio 13, 2015





NEVE AD AGOSTO NEL PREVAL.
Corro in direzione del centro ippico del Preval. Sono piuttosto stanco per un defaticamento. Vado avanti comunque anche se pur correndo incomincio a sentire freddo, del resto è inverno e dovrebbe essere normale e non come accadde.......
Si chiama Santuario di Santa Maria Regina dei Popoli ma è meglio conosciuta come chiesetta del Preval, un piccolo tesoro nel cuore del collio. Gli scavi archeologici hanno attestato la sua esistenza già dal X secolo mentre una vicina necropoli sembrerebbe risalire ancora al VIII secolo. A testimoniare la presenza di questa piccola chiesa già nei secoli precedenti ci sono inoltre gli antichi documenti patriarcali alla fine del 1400. Il santuario venne edificato nella contea di Gorizia quando il Patriarcato stava attraversando un periodo di crisi e di decadenza a causa dei rapporti sempre più difficili fra Venezia e Austria, anni in cui anche nelle nostre terre stava prendendo piede la riforma protestante di Lutero. Molti anni dopo la chiesa passò sotto la protezione del barone Agostino Codelli che si occupò di fornire fondi sufficienti ad ampliare e migliorare le sue condizioni. Molti sono i racconti che ricordano la nascita del santuario, il più apprezzato vuole però che in una calda giornata d’agosto, nella conca del Preval fosse scesa la neve e che un fascio di luce proveniente dalla vetta del Monte Santo si fosse posato proprio sul terreno sul quale oggi sorge la chiesetta. Apparteneva al santuario inoltre la famosa Madonna del Preval, oggi custodita nella chiesa “Sant’Andrea Apostolo”, un oggetto di devozione di grande valore sia religioso che artistico. L’opera è stata infatti realizzata in legno intagliato, dipinto e dorato e si pensa di poterla attribuire alla scuola tolmezzina di Domenico da Tolmezzo, pittore e scultore italiano, attivo nella seconda metà del Quattrocento ed esponente di una delle correnti artistiche più originali della nostra regione.

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