Mi conoscono per uno scherzoso, ironico quanto basta, pronto alla battuta, amante dell'umorismo alla Woody Allen piuttosto che alla Banfi per capirci. Notano spesso anche un mio comportamento che viene scambiato per superficialità, invece altro non è che cercare di alleggerire situazioni che reputo portare a incombenze di cui posso farne a meno, senza però arrecare danno a nessuno, o che per esperienza ho già visto cosa comportano, solitamente rogne.
Ma sono così davvero? Spesso me lo chiedo guardando dalla finestra la pioggia sul prato dietro casa. Ascoltando Joni Mitchell i pensieri corrono veloci. La tristezza ha il sopravvento ma mi rincuora il fatto di aver avuto la fortuna di poter ridere tanto. Da bambino si ride per ogni cosa è tutto così facile. Crescendo poi con gli amici riuniti nel nostro caso al Barrows club, una infima cantina con lucchetto a combinazione 367, dove ci si incontrava per ascoltare musica,fumare, iniziare relazioni e ridere a tutto spiano. In osteria a mangiare il panino di vienna e la birretta, cantando la sigla del cartone animato Heidi a tutta voce tra risate e bevute. In gruppo al palazzetto dello sport per la partita di basket e poi al bar o pizzeria a discutere del match appena concluso. Poi l'esperienza della radio, che fatta per alcuni anni mi ha dato degli spunti sul genere umano che sembravano sceneggiature scritte per un film comico naturalmente.
L'umorismo l'ho trovato fondamentale per superare insicurezze e paure. Se usato bene ti permette di colpire nel segno senza essere incolpato di risultare troppo duro o addirittura spietato. In molti casi non viene capito. Pazienza ce ne faremo una ragione. E l'autoironia dove la mettiamo,. Ridere di sé è fondamentale. L'ironia rende leggeri anche i momenti più difficili. E' una medicina.
C'è un racconto che fa capire come ci si difende da tutto anche nei momenti più tragici.
Due signore si incontrano e una dice all'altra:
Ciao Maria, quanto tempo, come stai?
Ciao Carla, io bene ma purtroppo la settimana scorsa è morto mio marito.
Oh mio Dio! E' morto Franco! Mi dispiace tantissimo, proprio tanto tanto. E scusami qual'è stata la causa?
La causa principale è stato un raffreddore.
Ah beh! Niente di grave allora.
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