lunedì, ottobre 08, 2012




Occorre fare ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che, se non adeguatamente comprese anche in sede internazionale, potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria fin qui profusi dal Parlamento, dal governo e dal Parlamento”.
MENO AI PADRI, PIU’ AI FIGLI - E’ quanto scrive il ministro del Welfare, Elsa Fornero, in una lettera del 7 agosto indirizzata alla commissione Lavoro di Montecitorio sul tema degli esodati, oggetto in queste ore di un provvedimento, approdato alla Camera, il quale amplia la loro platea modificando la riforma Fornero. Lo stesso Ministro ha concluso il suo intervento con un appello: “meno ai padri e più ai figli, è lo slogan di questa riforma, dopo promesse poco lungimiranti fatte dalla politica spesso basate su scarsa conoscenza dei meccanismi delle pensioni”.
IL RIMBALZO DI PARERI - La riforma, fatta in venti giorni -ha voluto ricordare Fornero- è stata fatta da un Governo Tecnico chiamato a salvare il Paese, con la crisi finanziaria la quale, se non arginata in tempo, avrebbe avuto conseguenze sull’Europa e sull’euro. Tornando all’ultimo ddl, la proposta è stata approvata con un voto bipartisan in commissione Lavoro ma richiede una copertura di 5 miliardi, come ha spiegato all’Assemblea Cesare Damiano (Pd), su cui per ora non c’è il via libera della commissione Bilancio: manca il parere della Commissione presieduta dal leghista Giancarlo Giorgetti che sta attendendo la relazione tecnica della Ragioneria generale.
NIENTE TASSAZIONE SUI GIOCHI ONLINE - Nel testo bipartisan le coperture venivano individuate nella tassazione dei giochi online ma la norma è stata bocciata dalla commissione Finanze che nel suo parere ha invitato a individuare “una diversa fonte di copertura, in quanto le misure di incremento delle entrate derivanti dai giochi pubblici, oltre a non determinare il gettito aggiuntivo necessario per far fronte agli oneri del provvedimento, rischierebbero di compromettere le stesse entrate erariali finora assicurate da tale comparto”.
CORREGGIAMO LA RIFORMA - Per Damiano, nuove coperture possono arrivare dalla “legge di stabilità di prossima approvazione” oppure dalla “spending review 2: non possiamo accettare che tutti i risparmi raccolti vadano esclusivamente alla diminuzione del debito. Facciamo una tripartizione dei risparmi raccolti: vadano al debito, allo sviluppo e agli interventi sociali, come le pensioni”. Questo provvedimento, ha insistito il deputato del Pd, “è possibile, necessario e socialmente indispensabile. Il nostro obiettivo non è smontare la riforma Fornero ma correggerla laddove esistono errori che richiamano il tema della giustizia sociale. Ci auguriamo che il governo si apra al confronto perché questa non è una battaglia di principio ma una battaglia indispensabile, di giustizia sociale”.
ASPETTIAMO I SEGNALI - Il relatore del testo Luigi Muro (Fli) ha riconosciuto che “la proposta è irta di insidie, politiche ma anche umane e giuridiche sui rapporti e la credibilità delle Istituzioni. Il problema va risolto senza nè uno scontro tra i partiti, nè uno scontro pretestuoso e demagogico col governo e con il Ministro Fornero. Migliaia di persone aspettano dei segnali da quest’Aula. Al governo chiediamo uno sforzo notevole affinché nella ristrettezza sappia comprendere l’importanza di questa legge che è un cantiere aperto”.
NIENTE MURO CONTRO MURO - “La modifica dell’articolo 6, comma 2, del decreto Salva-Italia puo’ essere approvata, sarebbe un guaio se venisse affossata -continua Muro- Dobbiamo aiutare il governo e la Commissione a trovare le risorse. Avevamo pensato che la copertura finanziaria potesse essere reperita da maggiori entrate determinate sui giochi online e le lotterie istantanee ma non sarà così. Se ci sono altre proposte ben vengano, siamo disponibili a ragionare, non vogliamo il muro contro muro che non servirebbe a nessuno. Dobbiamo trovare una mediazione”.

tratto da giornalettismo.

Cutti

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