Massimo D'Alema non vuole essere rottamato perchè non è vecchio e in politica non si possono seguire le mode.
Passi l’acquisto di una pagina a pagamento su l’Unità per enfatizzare la propria insostituibilità, vera o presunta. Passi anche il “vado, non vado” post-veltroniano, con la richiesta al partito (cioè ad un’oligarchia drammaticamente ossidata, e non alla base) di trattenerlo. Passi tutto, ma motivare la necessità di restare imbullonati al seggio così:
«In un Parlamento in cui tornano Berlusconi, Dell’Utri, Cicchitto e De Gregorio il rinnovamento può mai consistere nel togliere il gruppo dirigente del Pd? È una visione un po’ faziosa»Indica un grado di distacco dalla realtà che mette addosso una stranissima sensazione. Un misto di umana commiserazione e di irrefrenabile attrazione verso la cosiddetta antipolitica, diciamo.
da Phastidio.net
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