venerdì, settembre 29, 2006

Pedivelle Roventi
Da un fatto realmente accaduto che ha per protagonisti due soli testimoni ... di uno si son perse le tracce. Cercare sui cavalcavia.
Sono in mtb da un'ora e mezza circa pedalo tranquillo tengo comunque un'andatura non proprio turistica sono su strada e come al solito guardo l'asfalto davanti a me e non presto troppa attenzione a quello che mi accade attorno.
Questo è letale !
Qualcuno mi affianca e mi supera senza accennare a un gesto di saluto lo sguardo fisso in avanti verso l'infinito . Che sia diretto lì ?
Credo di conoscere parecchi che al momento del fatidico sorpasso guardano dritti in faccia l'infinito, e per questo la cosa mi fa girare le pedivelle e decido di mettermi dietro.
Dal niente nasce la più classica delle sfide che nulla conta ( chi lo conosce ? quanti anni ha? Quanti km ha fatto nella giornata ? e tanti altri quanti ....?)
ma che reputo quasi inevitabile perchè così va il mondo giusto o sbagliato che sia.
Lo studio e anche se pedala su una bici da strada decido che devo mangiarmelo.
Ancora qualche km e raggiungiamo un incrocio lui tira dritto e io dietro mi sembra di intuire un suo gesto di disappunto con il capo , forse sperava che prendessi un' altra direzione?
Poco dopo mentre attraversiamo un paesino ecco che mi spiazza si volta e mi dice di essere arrivato a casa e accosta. Siamo già all'infinito me lo aspettavo più lontano. Lo saluto e gli dico che mi dispiace aver perso il treno e che mi era comodo stare a ruota. Proseguo per 200 metri
mi volto e cosa vedo ???
Il personaggio che gira la bici e riparte di gran carriera in direzione opposta alla mia .
Non ci penso su , inversione a U e inseguimento.
Lo tengo a distanza come un mirino ( spero non si giri mai ! ) conoscendo la strada lo aspetto sull'unica breve salita un cavalcavia di 200 metri.
Eccola ...lui parte io lo raggiungo, lo affianco, lo saluto di nuovo e mi alzo sui pedali lo lascio lì .........per l' eternità.
In questi momenti mi odio da solo ma il gusto della vendetta è meraviglioso ... sono fatto così.
La morale che possiamo e dobbiamo trarre da questo racconto è molto semplice .
Che tu sia leone o gazzella sempre in Africa vivi.
Quando incrociate o superate qualcuno in bici salutatelo sempre ,non costa nulla, altrimenti quelli permalosi come me si offendono.
Ciao Lizard.

lunedì, settembre 25, 2006

Il gesto atletico - visualizzazione mentale.

Correre e rilassarsi non sempre è così automatico come sembra, anzi il più delle volte il fatto che ci siamo prefissi un qualsiasi obiettivo da raggiungere , un riscontro cronometrico o di misura della distanza percorsa, può dare inizio ad uno stato di stress mentale decisamente elevato.
Una tecnica di rilassamento nel pre attività molto diffusa è il visualizzare mentalmente il gesto atletico. Per la corsa ci si può concentrare totalmente sul movimento del piede nella sua rullata completa oppure alla spinta propriocettiva riuscendo anche ad immaginare il tipo di fondo su cui si sta correrendo.
Questa tecnica la si può utilizzare anche durante la giornata per rilassare la mente in situazioni di lavoro etc.
Io spesso la uso per addormentarmi in periodi di stress. Immagino di inforcare gli sci di fondo e parto per la Dobbiaco - Cortina facendo attenzione alla tecnica e al ritmo delle spinte in rapporto al percorso che naturalmente conosco a memoria.
La prima parte vado regolare fino ad un km prima di arrivare all'incrocio con la strada asfaltata (togliere gli sci) che scende dal Baur Aur questo km lo faccio un pò più controllato perchè più ripido e sono all’inizio della prova.
Rimessi gli sci ai piedi si riparte a tutta perchè il terreno lo permette stiamo costeggiando il lago, poi ricomincia la salita fino al bivio per il giro del lago di Toblach continuo parallelo alla strada statale facendo attenzione allo stato della neve che spesso è sporca causa il traffico , raggiungo un altro bivio scendo a destra o proseguo dritto? Scendo e costeggio il ruscello arrivo al cimitero di guerra e ritorno lungo la statale. Spingo regolare non ci sono difficoltà tecniche e soprattutto non mi sono ancora addormentato.
Al momento dell'incrocio con la statale vado verso destra entro in un tratto di bosco fino a raggiungere una salita ripida ma breve poi il terreno si fa ondulato ed è facile perdere il ritmo. Il più delle volte il lago di Ladro non lo raggiungo perchè mi trovo tra le braccia di Morfeo ma se il sonno non riuscisse ad avere il sopravvento via con le spinte e attenzione allo spostamento del peso del corpo sugli sci e al movimento delle spalle in direzione della scivolata. Sono a Cimabanche e incomincia la discesa anche qui però si deve spingere ugualmente sui bastoni e sugli sci. Sono arrivato fino alla zona dell’Ospitale ancora sveglio ? Allora proseguo fino a Cortina perché ora il paesaggio fra ponti, tunnel e montagne dai colori sfavillanti è straordinario e vuol dire che per questa notte non dormirò.
La visualizzazione mentale del gesto tecnico infonde sicurezza nell’atleta e voglia di raggiungere l’obiettivo, la mia rappresentazione invece è solo un possibile utilizzo diverso del metodo ma credetemi per addormentarsi anche risolvere una decina di sudoku è un sistema infallibile.
Scusate sono un dissacratore nato.

L'esperienza mi ha insegnato che certe tecniche mentali abbinate a condizioni fisiche ottimali e a un motore ben revisionato portano a una peak performance, però tutte insieme.

Lo stato ottimale si ottiene con il training e lo si mantiene per un periodo piuttosto breve . Riuscire ad averlo per gli appuntamenti stagionali più importanti richiede una ricerca approfondita di tutte le nostre caratteristiche.

Ciao Lizard

venerdì, settembre 15, 2006



16/9/2006

TANTI, TANTI , TANTI AUGURI .

BUON COMPLEANNO !!!

LIZARD

L'ALLENAMENTO RILASSATO.
Molti runners - per i motivi più disparati - prima , durante e a volte anche dopo l'allenamento creano e sviluppano attorno a sè un'aura di stress percepibile anche dalle persone loro vicine.
L'impegno anche se già svolto in altre occasioni e superato brillantemente procura in loro quel continuo malessere che li porta a pensare in modo negativo sulla prestazione che li attende e in caso estremo nel desistere dall'affrontare la prova.
Per limitare la portata di questo anomala situazione ogni runner dovrebbe lavorare sulla creazione di motivazioni , per lui forti , da richiamare alla mente per spingere il proprio io con determinazione e volontà oltre l'ostacolo.
Più spesso avere un compagno di allenamento assolve in modo ottimale all'esigenza e gli obiettivi si raggiungono con maggiore facilità.
Se tu normalmente ti alleni da solo -
Parti con un ritmo piuttosto lento e controllato - economic- ben al di sotto delle tue performance sulla distanza che stai correndo. Ciò ti permetterà di accumulare fiducia da sfogare nella parte finale della prova.

Guardati attorno e osserva il paesaggio.

Non contare i Km. fatti uno alla volta ma dividi il percorso in tratti da 4/5 Km.

Tieni il ritmo e conta i passi alternando prima su una gamba e poi l'altra facendo attenzione alla spinta dei piedi.

Conosco dei runners che cantano una canzone mentalmente che li aiuta a sincronizzare al meglio il ritmo del respiro con il passo.

Personalmente credo che il fartlek puro sia il tipo di allenamento che riesce meglio a scaricare le tensioni e lasciare fuori dalla porta della nostra mente i problemi che la assillano.

Ciao Lizard
P.S. Molti runners sul fartlek puro mi potrebbero obiettare che non è allenante come quello Americano. Sono d'accordo con la loro tesi ma questa verrà sviluppata in altra occasione.

martedì, settembre 12, 2006

OZONO ??? SI (...e tante) GRAZIE !!!!

Le percentuali di ozono nell'aria si avvicinano e spesso superano i limiti considerati come soglia di pericolo per la salute della popolazione, ma dalle amministrazioni comunali che si sono attrezzate con centraline per la misurazione di queste concentrazioni di inquinanti sparse sul proprio territorio lo si viene a sapere forse il giorno seguente.

Grazie tante! Mi sono avvelenato e me lo hai confermato il giorno dopo.

Importante per chi si allena con un' attività all'aria aperta nelle giornate calde e con poca ventilazione, è bene sapere che corre più rischi che benefici. Meglio evitare del tutto lo sforzo fisico all'aperto in situazioni del genere.


Ciao Lizard

venerdì, settembre 08, 2006


QUESTO SIGNORI MIEI E' LIZARD !!!

Azione micidiale sulle rampe impossibili della Dobbiaco - Cortina anno 2000.... o forse prima ... Boh ?!

Ciao Lizard