L'uomo che sorride.
“E’ un macaco senza storia , dice lei di lui, che gli manca la memoria in fondo ai guanti bui”.
Con queste parole inizia Sparring partner, famosissima canzone scritta da Paolo Conte.
La descrizione calza a pennello: “guardatelo lì, su quella panchina al parco, tutto il giorno a fissare il vuoto”.
Lui, un uomo piuttosto alto, se messo in piedi, anche se con l’età si è ingobbito decisamente, vestito dignitosamente rispetto alle stagioni e alle relative temperature, ma mentalmente assente.
Non parla mai con nessuno e pare che nessuno vorrebbe neppure farlo. Non lo badano neanche i piccioni, che si limitano a girargli attorno quando il vento sospinge nella sua direzione il becchime sparso sul terreno.
Lui , seduto su quella panca per ore, sguardo fisso e una smorfia stampata sul viso che sembra un sorriso beffardo, che lo rende anche antipatico.
Girano tante voci sul suo conto. Tanti si sono chiesti se era sempre così o cosa gli sia successo per ridurlo in quello stato.
“E’ colpa di un incidente stradale. Correva in moto e si è schiantato contro un palo, un muro, un’auto o un camion.”
“Se è chi penso io era uno sempre in cerca di risse e avrà trovato quello giusto.”
“No! E’ colpa di una malattia rara che lo ha colpito quando era missionario in Africa.”
“Macché, è stata la guerra in Jugoslavia, lui era lì mercenario e una bomba gli è scoppiata vicino.”
Altri la fanno più semplice e risolvono il tutto dicendo che il cervello ogni tanto fa brutti scherzi. Siamo a Gorizia dove il Dottor Basaglia iniziò l’esperimento per dare una vita più dignitosa ai malati di mente, così la gente qui si crede piuttosto esperta in materia e in grado di esprimere la propria diagnosi.
In realtà questo status è una sua scelta. “E chi sei tu per dirlo”. "Sono io, sono quello descritto nelle righe qui sopra, sono quello della panchina."
Ho deciso così per autodifesa da questo mondo che reputo troppo bello.
Non esagero dicendo questo, mi guardo attorno e vedo che nelle famiglie i frigoriferi si chiudono a fatica, pieni di ogni ben di dio, si mangia abbondante a tutte le ore, oppure se non c’è tempo o voglia di cucinare si va al ristorante, paninoteca, pizzeria o sushi. Il nucleo familiare se composto da tre persone allora ci sono almeno tre automobili, una moto, tre o quattro bici e vari monopattini. Tutti curano molto la persona, e in genere le signore e ragazze qualche ritocchino lo hanno fatto. Gli uomini vanno dal figaro per trattare le barbe con tutte le lozioni che rendano morbidi e profumati quei peli che crescono troppo velocemente come i capelli delle signore sempre lucidi e spazzolati, quelli delle mamme addirittura meglio di quelli delle figlie. Figlie…sorelle ,quasi gemelle. Selfie e selfie e ancora selfie. Tessere di palestre e centri estetici non mancano. La moda impone una pelle ambrata invernale. I vestiti negli armadi non si contano e le scarpe poi…non vorrai mica indossare la roba di due anni fa.
Abbonamenti a teatri e stadi.
La casa è abbastanza riscaldata o refrigerata? Si! Ci sono climatizzatori con pompe di calore, termosifoni, pavimenti riscaldanti ,stufe, pannelli fotovoltaici e impianti geotermici.
Tutti gli elettrodomestici sempre pronti all’uso e in carica quelli a batteria e purificatori d’aria accesi 24 su 24.
Per la sicurezza non si bada a spese e si installa l’antifurto del momento. “E come vi trovate” bella domanda signora della pubblicità. Te ne faccio io un’altra “ e tu come ti trovi con gli airbag della macchina.”
Ecco perchè ho scelto questa panchina, avrei potuto cambiare vita in altro modo ma questo è stato il primo che mi è venuto in mente e poi con il passare del tempo mi ci sono abituato. Sono pigro così ho scelto la non attività, rimango qui immobile per ore, e soprattutto mi piace tenere quel sorriso beffardo tutto il giorno perchè a differenza di voi ho la sensazione di sapere come andrà.