venerdì, novembre 28, 2014


 PIANA DEL PREVAL
 BREATHLESS
Arrivo al solito parcheggio mi guardo attorno non c'è anima viva e ciò non mi dispiace, anzi. 

La temperatura è fresca ma non troppo per essere già la fine di novembre e non piove.

La corsa oggi prevede un impegno piuttosto blando. Meglio, così potrò pensare ai fatti miei senza l'assillo dei kilometri o del tempo, anzi non pensare a nulla sarebbe ancora più appagante.

Correre nello stato del Nirvana, su una nuvola, che non è il cloud di internet.

Mi cambio in velocità e dopo una breve corsetta e un finto stretching, ho un' età che non mi permette esagerazioni, parto e schiaccio lo start del cronometro. Corro come al solito da solo perchè lo faccio esclusivamente se ne ho voglia, senza coinvolgere altre persone, sono un orso.



L'inizio è sempre difficile. Il respiro non si sincronizza con le pulsazioni del cuore se non dopo almeno un kilometro. L' organismo tenta di trovare un suo equilibrio e nel durante cerco le sensazioni migliori, intanto osservo il paesaggio. Non utilizzo nessun ammennicolo pseudo utile neanche il cardiofrequenzimetro che rimane a casa depositato nella sua bella custodia.



Corro in direzione del Preval e mi guardo attorno, magari sbuca qualche animale preso alla sprovvista al mio passaggio. Spesso i caprioli fuggono con gran trambusto e la loro abitudine suicida di fermarsi per un ultimo sguardo in direzione del pericolo quando ritengono di averlo scampato.

Guardo l'eco-asfalto che ha ricoperto le vecchie strade in terra battuta, rendendole dei biliardi ma che ai lati presentano ancora delle buche e avvallamenti, delle vere e proprie trappole per le caviglie sempre pronte a colpire.

Sono sul rettilineo che con impercettibile pendenza in discesa mi porta all'incrocio con la strada del vino e delle ciliege.

Faccio molta attenzione all'attraversamento dell'incrocio e imbocco la stradina che passa accanto alla chiesetta di campagna un tempo dedicata a S. Marco ora a Santa Maria Regina di tutti i popoli.

Osservo il ponticello dopo il quale svolterò a destra , assorto nei miei pensieri amplificati dalla solitudine e annebbiati dalla fatica.

Al passaggio di fronte la chiesetta un rintocco della campana mi fa trasalire, non me l'aspettavo.

Dopo aver imprecato fuori e dentro di me la guardo e mi ricordo quando da piccolo la chiesetta era distrutta e mentre mio padre raccoglieva qualche pianta commestibile io mi aggiravo tra i ruderi nella speranza di trovare chissà che.

Ora mi vengono alla mente delle storie raccontate e tramandate a memoria su fatti non proprio piacevoli compiuti in quel sito.



Si tratta di esecuzioni di fascisti da parte dei partigiani durante il secondo conflitto mondiale.

Tanto si narrava che la chiesa fu distrutta per far sparire le tracce di questi episodi non proprio edificanti. Mi ricordo anche la circospezione di chi raccontava questi eventi, come se il timore di ritorsioni fosse ancora presente anche dopo tanti anni.

La versione storica ufficiale invece parla della distruzione da parte dei Cetnici ,soldati Serbi alleati dei Tedeschi, accampati nel Preval quando erano in fuga per l'arrivo dei partigiani titini da un lato e degli inglesi dall'altro.

La storia però la scrivono i vincitori e molte volte lo fanno come meglio credono.


to be continued.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

vedi il video su you tube di com'era e com'e. molto ben fatto.

Anonimo ha detto...

quello dei partigiani è proprio falso. mio nonno mi raccontava sempre dei cetnici e delle loro violenze.

Cutti ha detto...

ho visto il video , è molto bello lo posterò sicuramente. grazie dell'avviso

Marzia ha detto...

Una bellissima chiesetta nella campagna. Un luogo di incontro dei popoli.

Marzia

Anonimo ha detto...

la foto è piccola e la chiesetta è ripresa da troppo lontano.
c'è un video su youtube ben fatto che mostra le due fasi prima e dopo la ricostruzione.

mandi

Cutti ha detto...

www.isfida.it questo è il sito che riporta una lunga lista con nomi e cognomi ( anche dei genitori)delle persone fucilate nel Preval quasi tutti il 4 maggio del 1945. in prevalenza erano soldati e quindi fascisti di conseguenza.....
comunque vedrà che i prossimi post non faranno più alcun accenno in merito. viviamo in pace.
Saluti Cutti.

Anonimo ha detto...

la citazione del preval di capriva fatta nel sitoè errata perchè quei uomini furono uccisi alla sella di dol in slovenia.

saluti

Cutti ha detto...

Ho trovato un altro sito che tratta l'argomento e che indica la sella di dol - preval come località dell'esecuzione. Grazie dell'info.