giovedì, marzo 14, 2013

 
CALMA E SANGUE FREDDO
La teoria del “rimborso” dei nostri titoli di stato, che secondo Beppe Grillo (e non solo lui) sarebbe alla base della nostra permanenza “a termine” nell’Eurozona. Una BANCAROTTA PILOTATA in cui gli italiani verrebbero depredati dei loro averi per permettere alle istituzioni finanziarie tedesche di rientrare degli investimenti in nostri titoli di stato, prima di lasciarci andare a sbattere e reintrodurre la salvifica lira. Ebbene uesta lettura è del tutto fallace, soprattutto dopo il celebre discorso di Mario Draghi sul whatever it takes per tenere unita l’area euro.
Ecco perchè la teoria non regge.
Le assicurazioni dei paesi del Nord Europa, Germania in testa, da qualche tempo sono costrette a comprare titoli di stato della periferia dell’Eurozona a scadenza lunga e lunghissima, cioè decennali e trentennali, per sostenere la redditività delle proprie polizze, visto che i rendimenti dei Bund sono così bassi da mettere a rischio l’operatività e la redditività delle compagnie teutoniche. Questo spiega perchè il nostro Btp quindicennale, emesso lo scorso gennaio, è stato acquistato in misura schiacciante (il 69 per cento del totale) da investitori esteri, dei quali il 29 per cento britannici, il 17 per cento tedeschi, il 12 per cento francesi.
Questo titolo, sul mercato dei pronti contro termine, quota largamente special, cioè con tassi negativi: detto in modo molto semplice, i possessori di questo titolo (e di altri simili) sono in grado di finanziarlo (cioè prestarlo) e di incassare soldi anziché pagarne. Questo tipicamente avviene quando il titolo è introvabile, cioè immobilizzato nei portafogli degli investitori, soprattutto istituzionali, tra i quali spiccano appunto le assicurazioni, anche di non residenti.
La situazione generale è già difficile se vogliamo anche essere autolesionisti, per poi vantarci dicendo a tutti che l'avevamo previsto ....allora continuiamo così.

Saluti Cutti

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